Sunday, March 29, 2009

QUANDO UN DITTATORE PUO’ RIVELARSI UN BENE : MUSTAFA KEMAL ATATURK


Mustafa Kemal Ataturk fu il generale turco che rovescio’ con un colpo di stato il Sultano dell’Impero Ottomano e che, nel 1923, trasformo’ la Turchia in una repubblica.
Una Repubblica monopartitica e come tale quindi una dittatura a tutti gli effetti ,ma che nei 15 anni del suo governo,fino al 1938 ,anno della sua morte per Cirrosi Epatica, ha portato la Turchia ad un’incredibile e repentina evoluzione che la trasformo’ da Impero Islamico a Repubblica Laica.
Mustafa ,all’inizio si chiamava solo cosi’, nacque a Salonicco ,attualmente in Grecia , nel 1881 da padre doganiere e mamma casalinga.
Nonostante rimase orfano di padre ,mentre era ancora alle elementari ,la madre riusci’ a fargli continuare gli studi fino a quando entro’ alla scuola militare dove gli fu aggiunto il nome Kemal ,da un suo professore omonimo per evitare confusione tra loro.
Cosi’ Mustafa Kemal continuo’ gli studi nell’esercito fino a laurearsi all’Accademia come Capitano nel 1905.
Da allora combatte’ dovunque ,in Libia contro gli Italiani ,nella prima guerra mondiale e rintuzzo’ l’invasione Greca tra il 1920 e il 1922 ,sull’onda di questa vittoria l’esercito rovescio’ il Sultano ottomano e proclamo’ la Repubblica nel 1923.
Il Generale Mustafa Kemal a quel punto abbandono’ la carriera militare per la politica,fondo’ il primo parlamento turco,formo’ il primo governo parlamentare turco e fu proclamato primo presidente della Repubblica Turca ,titolo che mantenne fino alla morte.
Fin qui niente di strano, se non il resoconto di un grande condottiero che si trasforma in dittatore,ma proprio come Presidente della Turchia si rendera’ protagonista di cio’ che lo ha reso una “Religione civica” per il suo popolo grazie al suo riformismo radicale.
Le riforme attuate dal “Kemalismo” nome dato alla sua Ideologia che a sua volta derivava dal suo secondo nome ,furono incredibili,sia per il periodo storico (tra le due grandi guerre) ,sia per lo Stato in cui le stava attuando,sia per il coraggio di affrontare l’Islam e il popolo con cosi radicali cambiamenti che potevano anche non essere comprensibili alla maggioranza .
Pensate in uno stato fortemente sotto l’influenza religiosa dell’Islam,aboli’ I Califfati proclamando la Turchia Laica,cioe’ senza influenze religiose nelle decisioni di governo.
Non combatte’ contro l’Islam ma proclamo’ il principio che se volevano costruire una Moschea d’ora in poi si sarebbe fatta con I soldi dei credenti su base volontaria senza piu’ interventi statali .
Da quel momento in poi le alte cariche religiose non sarebbero state piu’ interpellate per esprimere opinioni ,ne’ si dovevano interessare in affari di stato.
Noi nel terzo millennio c’avemo ancora PapaRazzo che si immischia nelle nostre faccende senza manco essere Italiano.
Non fece mai una guerra alle Moschee,basta vedere in Turchia il continuo proliferare di nuove e il mantenimento maniacale delle Antiche tra le piu’ belle dell’intero Islam.
Tra l’altro sui Minareti di molte di esse si puo’ trovare ancora il ritratto di Ataturk circondato da svolazzanti bandiere Turche,segno di un forte e presente nazionalismo che convive con la Religione senza scontri…c’e’ solo la chiarezza e la consapevolezza che ognuno deve assolvere I propri compiti senza invadere la sfera di influenza dell’altro : LO STATO cura il corpo e le cose terrene,LA MOSCHEA l’anima e le cose spirituali.
Ancora oggi I militari sono gli arbitri di questo equilibrio e sono considerati I CUSTODI DEL LAICISMO.
In poche parole possono prendere il potere con in colpo di Stato non appena c’e’ il sentore che gli Islamisti vogliano impossessarsene anche se democraticamente.
L’esempio ultimo e’ stato il ricorso alla Corte Suprema contro l’attuale premier Recep Tayyip Erdogan (Islamista) che solo dopo aver rassicurato il popolo e la corte sulla sua fedelta’ ai principi laici della repubblica e’ stato assolto e messo in condizione di poter governare.
Dopo aver chiarito I rapporti con la sfera religiosa Ataturk stabili il suffragio universale e la parita’ tra uomo e donna.
Aboli’ il Fez ,il tradizionale copricapo mussulmano dell’impero ottomano ,e il velo per le donne.
Sostitui’ tutte le leggi Islamiche con Leggi moderne di stampo Europeo.
Riformo’ l’ economia sempre sulla falsariga occidentale.
Costitui’ una commisione che studio’ la fonetica turca per adattarla ai caratteri latini,introdusse il calendario gregoriano e il sistema metrico di misura.
Introdusse i cognomi ,che fino ad allora non esistevano come da retaggio della cultura Islamica.

Da qui il suo cognome ATATURK, che significa Padre della Patria che era il soprannome datogli dai parlamentari .
Fu un’occidentalizzazione vera e propria ,grazie alla quale la Turchia e’ stata sempre considerata fino ai nostri giorni piu’ una nazione Europea che Araba.
Molti asseriscono che questo suo impellente bisogno di laicizzare e modernizzare la Turchia nasceva dal suo rapporto di amicizia con LENIN che lo aveva influenzato.
Lenin appoggio’ economicamente la Turchia nel momento del bisogno,gli forni’ anche armamenti per rintuzzare le continue schermaglia con la da sempre ostile Grecia e per placare le rivolte Armene e Curde al suo interno.
Le ombre di Ataturk sono proprio inerenti a queste due minoranze,il cui impellente bisogno di autonomia, poco si confaceva al sentimento di Unita’ nazionale e centralismo del potere perseguito per tutta la vita dal Presidentissimo .
Durante il suo governo non ci furono atti palesemente contro queste due minoranze ,ma rimase famoso per l’amnistia generale che commino’ nel 1923 quando invalido’ le condanne del precedente governo del sultano ,inclusi I genocidi perpetrati contro le minoranze negli anni precedenti…lasciandogli intendere che magari era meglio non tirare la corda con lui in futuro.
Fatto sta che Ataturk si prodigo’ sempre per la dignita’ della persona,l’uguaglianza di fronte alla legge derivante dal concetto di cittadinanza,la distinzione tra politica,religione e stato.
Alla morte di Ataturk gli succedette il suo braccio destro Ismet Inonu (Anche se I rapporti con Ataturk si erano deteriorati) che in un primo momento inaspri’ l’autoritarismo dittatoriale ,ma che dopo la seconda guerra mondiale invece fu fautore della svolta multipartitica e avvallo’ l’entrata della Turchia nella Nato.
La figura di Mustafa’ Kemal Ataturk mi ha affascinato sin da ragazzetto quando il mi’ babbo mi spiego’ in grandi linee quale grande uomo fosse stato per la sua nazione e come lui lo considerasse un dittatore “Buono” e illuminato ,che uso’ il suo potere non per interessi personali ,ma al servizio di un ideale per il bene del suo paese e del suo popolo.
L’idea che mi sono fatto di lui ,approfondendo l’argomento , e che incarnasse il senso di Dittatore che fu della Repubblica Romana ,in cui un dittaore veniva nominato con pieni potere per ergersi a baluardo in difesa della repubblica in situazioni di emergenza e solo per un lasso di tempo limitato.
Doveva poi rendere di conto al Senato come Ataturk rendeva di conto al parlamento turco.
Naturalmente i 15 anni di Ataturk non erano I sei mesi o un anno di quelli romani ,ma bisogna comprendere la differente situazione e il passaggio importante che ha fatto attraversare alla Turchia.
Un Dittatore del genere e’ quello che io considero come un “Riavvio” ,tipo quelli dei computer.
Quando il Computer si incricca,si blocca e non e’ piu’ governabile,si fa un bel restart e tutto torna a posto meglio di prima.
Quando uno Stato e’ in preda al malaffare,corruzione,malgoverno,criminalita’ diffusa,dove una casta politica invece di risolvere I problemi aumenta I propri privilegi diventando come un cane che si morde la coda sprofondando tutto il popolo in fondo al baratro economico e morale ,e’ li’ che ci vorrebbe un dittatore tipo Ataturk che mettesse I preti e il Vaticano al proprio posto ,che ripulisse il parlamento dai corrotti,ladri e criminali, che riformasse l’economia,che rendesse giustizia al popolo per quello che ha dovuto e deve subire dall’infima classe dirigente politica e manageriale che questo sistema malato ha creato.
Ma ci vorrebbe uno come lui…e noi chi ci mettemo? Silvio da Arcore?...seee quello c’ha sguazzato e continuera’ a sguazzarci in un sistema del genere .
Baffino da Gallipoli?...bono quello non lo metterei manco a dirige il traffico a giglio Castello.
Il vetero comunista colla erre moscia e il vestitino firmato? … Perderebbe tempo solo a farfugliare sull’ “Intevnazionale Comunista e aggvegazione pvoletavia” senza capicci ‘na sega manco lui
Er Mortadella? … cosi’ Ratzinger nel migliore delle ipotesi lo fa’ Ministro degli interni e Ruini della difesa.
Il pastore Tedesco in prima persona?...si ripartirebbe per una nuova Santa Inquisizione e co’ la gente appesa ai portoni di casa pe’ la lingua….no no mi sa’ che e’ meglio che si tenemo sto’ guazzabbuglio di politicanti cosi’ com’e’ , gia’ danni ne fanno abbastanza ,se diamo poteri assoluti a uno a caso di loro allora si che sarebbe DRAAAAMMMMMAAAAAA.

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